Mostre passate
Negli ultimi dieci anni, il Museo ha organizzato o co-organizzato numerose mostre che presentano al pubblico sia gli oggetti provenienti dalle collezioni museali, così come un certo numero di esposizioni riguardanti argomenti relativi alla città di Parenzo e al panorama culturale istriano e non solo.
1- "IL CAMPO DEL SAPERE: storia della scienza e dell’istruzione agraria a Parenzo"
Periodo: 26/11/2013 – 01/09/2014
Autrice: Elena Poropat Pustjanic
Luogo: Galleria Sincic
Nel 1875, in seguito ad una delibera del Parlamento Provinciale della Contea d’Istria, a Parenzo cominciò ad operare la Stazione Provinciale Eno-pomologica, fatto che segnò l'inizio della scienza dell'agricoltura in Istria. A partire da questo primo passo, nel 1883 viene istituita la Scuola Agraria, specializzata in viticoltura, produzione del vino e coltivazione della frutta. Essa è nota per essere la più antica scuola agraria del suo genere nel territorio dell’attuale Repubblica Croata, senza contare che fu anche la prima scuola secondaria inaugurata a Parenzo. Nel 1887 l'istituzione venne ribattezzata Istituto Agrario Provinciale e le fu assegnato il compito di occuparsi del miglioramento dell'agricoltura nella area istriana. La scuola divenne ben presto una delle più importanti istituzioni agricole dell'impero Austro-Ungarico.
Per più di un secolo la scuola ha esercitato una notevole influenza sullo sviluppo dell’economia della regione: i suoi eredi riconosciuti, gli studenti dell'Istituto per l'agricoltura e il turismo e della Scuola Superiore “Mate Balota” di Parenzo, si basano oggi su una moderna ricerca scientifica, ereditata concettualmente dagli antichi precursori.
La mostra espone oggetti estremamente preziosi per la documentazione del lavoro e delle attività degli istituti agricoli e scuole agricole nel corso della storia del territorio parentino. La mostra è divisa in quattro percorsi tematici: la fattoria sperimentale, il laboratorio agrario, la cantina vinicola e l’istruzione.
Nel laboratorio è illustrato il commercio del vino e di altre attrezzature, e sono esposti materiali e sussidi didattici, documenti fotografici e cartacei. Questo materiale è oggi per lo più conservato presso l'Istituto per l'Agricoltura e Turismo, presso il liceo “Mate Balota” e nel Museo Storico e marittimo dell'Istria, mentre alcuni oggetti sono frutto di prestito da collezioni private.
2- LOVORKA LUKANI- The paper remembers/LA CARTA RICORDA
Periodo: 18/07/2014 – 01/09/2014
Autrice: Sabina Damiani
Luogo: Museo del Territorio Parentino
Spesso siamo abituati a pensare l'arte come qualcosa di grandioso e monumentale, sia per importanza sia spesso, letteralmente, per le dimensioni. Oggi, la saturazione visiva generale fa spesso prestare attenzione solo a ciò che è aggressivo, che è sottolineato, che "urla", ignorando tutto il resto. Un siamo un po’ tutti affetti dalla sindrome di Marco Polo: correre follemente, al fine di trovare nuovi mondi e culture per dare una rapida occhiata agli eventi, alle azioni, alle capacità e passare immediatamente oltre, all’interesse successivo.
In una situazione in cui ci troviamo di fronte a qualcosa di morbido, bianco, che richiede contemplazione, quasi non riusciamo a resistere alla sensazione di sentirci persi, di provare fastidio, perché siamo costretti a fermarci e avvicinarci per capire di cosa si tratta. In un'epoca di comunicazione istantanea, ogni ritardo nella comprensione ci sembra frustrante.
Sappiamo che negli ultimi decenni la quotidianità ha guadagnato un ruolo importante nella ricerca artistica. Marcel Duchamp ha parlato di come un oggetto comune può diventare un'opera d'arte semplicemente per essere stato selezionato dall’artista. La rivoluzione lanciata dalla mostra "Fontaine" del 1917 è ancora in corso: tramite essa Duchamp ha sottolineato come qualcosa possa diventare un'opera d'arte indipendentemente dal come e dal perché sia stata creata .
Di qualunque oggetto si tratti, nella sua serie di opere grafiche Lovorka Lukani invita a concentrarsi sugli indizi di vita quotidiana che esso trasmette. L’artista lascia graficamente impressi su carta bianca i contorni degli oggetti che trova accidentalmente. Non servono pigmenti: allo spettatore è visibile solo la traccia attraverso il gioco di luci e ombre. Lo spettatore, da solo, deve trovare il modo migliore per osservare l’opera. L’utilizzo del bianco non vuole significare una manipolazione dello spazio vuoto; lo spazio bianco è attivo e dinamico.
Come molti prima di lei (per la pittura soprattutto Kazimir Malevich e Piet Mondrian; Le Corbusier e Richard Meier in architettura) l’artista esplora le possibilità di una superficie bianca, usata in tutta la sua malleabilità, una tela vergine che assume una nuova dimensione, quella di un oggetto quasi scultoreo.
Lovorka Lukani in qualche modo ci costringe ad analizzare, a cogliere in qualsiasi cosa l’arte racchiusa. Attraverso il suo lavoro, i rifiuti rinascono a seconda vita e acquisiscono un nuovo significato. Il suo lavoro è una profonda esplorazione del territorio in cui ha deciso di risiedere: così, in una serie di stampe, vengono riprese le esatte coordinate GPS del luogo in cui è stato trovato un elemento particolare. Viaggia, esplora un territorio per conoscerlo a fondo, concentrandosi su ogni dettaglio, lo respira e lo fa suo.
Oltre alle opere in cui si concentra sul territorio e sullo spazio, l'artista presenta anche una serie che ruota intorno alla sua intimità. Dal mondo esterno vuole richiamare l'attenzione sul suo personale, come un’osservazione interiore della realtà in cui vive e degli oggetti presenti in essa. Così troviamo impronte, lingerie e persino capelli. E 'impossibile non citare il (forse inconscio) richiamo all’opera femminista di molti artisti di questo secolo, soprattutto quella della fotografa Francesca Woodman, che espose il suo corpo nudo alla lente in molti modi diversi, dando così forma visiva alla ricerca del proprio essere. Il suo accesso quasi viscerale all’auto comprensione può essere letto nel lavoro di Lovorka, che imprime su carta lo “stampo” della sua persona. Come l'autrice stessa dice, la carta si ricorda e, potremmo aggiungere, mantiene la memoria di una persona e dello spazio, proprio come fa la celluloide fotosensibile della pellicola fotografica.
3 – LUX PARENTIS
Periodo: 25/02/2013 – 01/04/ 2013
Organizzatore: Museo del Territorio Parentino
Luogo: Museo del Territorio Parentino, Decumanus 9, Porec
Ingresso: gratuito
Terzo appuntamento con il progetto “Patrimonio in Vetrina”.
In mostra una selezione di apparecchi d’illuminazione dalle collezioni del Museo, da quelle più antiche alle più recenti del XIX e XX secolo.
"Patrimonio in Vetrina" si propone di presentare, un paio di volte l'anno, oggetti museali interessanti ma poco conosciuti, allo scopo di mostrare nuove acquisizioni e donazioni o esporre i rinvenimenti degli scavi archeologici o ancora segnare alcuni anniversari ed eventi importanti per la città ed il suo territorio.
4- VESNA JANKO FINDERLE - MEMORIES
Periodo: 18/07/2013 - 01/09/2013
Volendo raccontare la storia personale dell'autore, questa mostra tocca il tema della Vita, concetto in cui ognuno di noi può riconoscere alcuni momenti chiave comuni a tutti: la crescita, la perdita, la formazione, la tristezza, la gioia. In ogni foto l'autore gioca con il motivo, la composizione, le sue parti, “mettendo in scena” oggetti comuni e personali, come valige, bambole, gabbie, libri e cappelli, anche senza alcun ruolo metaforico. L’autore utilizza personaggi coraggiosi e statici, ritratti volutamente privi di personalità, ma in realtà usati per consegnare un messaggio. Finderle sceglie di utilizzare la monocromia e la mancanza di colore, elaborando le immagini e flirtando con le prospettive per ricreare un’atmosfera nostalgica che vuole alludere ai tempi antichi, ma sempre dosando insieme anche una certa dose d’ironia. Essendo la fotografia di scena il canale d’espressione, l'autore in questo percorso intraprende coraggiosamente numerose sfide tecniche e gioca con diverse esigenze di arte visiva. Il tema della mostra è la chiusura individuale, personale e piena delle emozioni che ostacolano l'autore. La dedica intrinseca è quella fatta in memoria di suo padre e del paesaggio natale in cui l'artista ha trascorso la sua infanzia, del rispetto del passato e del pensiero antico. Tematiche dolci e cupe, che trovano come contraltare la creativa lucidità di altre opere: la baldoria e la gioia delle ragazze, magistralmente catturata nel trittico, fa percepire tutta l'energia vitale dell’autrice, che vuole ispirare e promettere un domani migliore.
5 – I Castellieri prima della città
Periodo: 24/06/2009 – 31/10/2010
Autore: Davor Munda
Luogo: Galleria Sincic
La mostra comprende oggetti provenienti dalla collezione preistorica del Museo. La maggior parte degli elementi della collezione sono stati rinvenuti nelle tombe scavate tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, scoperte sotto le rovine di Picugi e in altri antichi castellieri del territorio parentino e, in minor parte, sono frutto di ricerche ed indagini condotte dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L'intera mostra è divisa in sette diversi percorsi tematici interconnessi: la storia della ricerca dei resti di Parenzo, la vita nel castello, la ceramica, il piccolo S. Angelo, corredi e commerci nell’Età del Ferro. E’ esposta anche la carta archeologica di Parenzo, dove sono tracciati tutti gli insediamenti preistorici individuati in questa zona della penisola istriana.
L’esposizione è stata organizzata in occasione delle celebrazioni per il 125 ° anniversario delle istituzioni museali di Parenzo. La mostra ha ricevuto il sostegno finanziario dal progetto europeo Interregionale IIIA dell'Adrias Kolpos e dalla Città di Parenzo.
6- HISTRIA FECUNDA ET INDUSTRIOSA. SENATORI, DONNE FATALI E IMPERATORI NELLA VILLA RUSTICA DI LORON
Periodo: 06/08/2008 – 30/04/2009
Organizzatori e autori: Vladimir Kovačić, Francis Tassaux e Marie-Brigitte Carre
Luogo: Museo del Territorio Parentino, Galleria Sincic
La mostra presenta i risultati delle cinque fasi di ricerca (2004-2008) svolte presso il sito archeologico Loron, di fronte al porto di Cervera, in località Torre - Abrega. La mostra presenta ceramiche, spille, mattoni, ceramiche, terra sigillata, numerose anfore e i reperti simbolo dello scavo: una pietra incisa che rappresenta stallone e triplice fallo e una statuetta della dea Iside perfettamente conservata.
Con il titolo tradotto "Les milliardaires de l'Adriatique romaine" ("I miliardari dell’Adriatico romano "), la mostra è stata allestita anche a Bordeaux, grazie al supporto organizzativo dell’Istituto Ausonius in collaborazione con il Museo di Parenzo (18/03/2010 – 18/06/2010).
7 – L’ILLUMINAZIONE NELL’ANTICHITÀ
Periodo: 20/11/2006 – 31/10/2007
Autore: Vladimir Kovačić
Luogo: Museo del Territorio Parentino
La mostra presenta diverse forme, motivi decorativi, materiali e metodi di manifattura di uno degli oggetti più pratici del mondo antico, le lampade. Le lampade esposte fanno parte dei materiali archeologici raccolti dagli studiosi del Museo e provengono dall’area urbana di Parenzo, dalle vicine località di Porto di Cervera e Loron, dalla zona di Pola; di molte altre invece non si è ancora stabilita con certezza la provenienza.
In piccola parte le lampade si sono conservate nella loro interezza; la maggior parte ha subito un processo di restauro e sono state parzialmente ricostruite; di altre ancora sono stati esposti solo singoli frammenti per i motivi decorativi particolarmente interessanti. La maggior parte delle lampade sono datate tra il I e il II sec d.C., ma alcune risalgono all’epoca cristiana.
8 – ETNOGRAFI ED EREDITÀ ETNOGRAFICA DI PARENZO (1958- 1975)
Periodo: 18/11/2005 – 30/09/2006
Autrice: Vltava Muk
Luogo: Museo del Territorio Parentino
L’esposizione comprende il materiale della prima indagine sistematica della collezione etnografica del Museo e gli studi intensivi sulla cultura tradizionale parentina svolti nel tempo.
Lo studio è stato svolto su archivi e materiali museali mai trattati in precedenza, accompagnati dai documenti tecnici di tre esperti del passato (D. Nazor, J. Miličević e A. Šonje), il cui lavoro è stato fondamentale per raccogliere coerentemente la collezione etnografica del Museo e per esplorare la vita tradizionale di Parenzo. Tra i documenti più preziosi troviamo annotazioni, fotografie, studi per la preparazione di mostre etnografiche, nonché la documentazione di numerose acquisizioni di oggetti etnografici.
9 – ANGELO PALMA- FABBRO DI TORRE E DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DI OTTONI
Periodo: 11/11/2006 – 10/12/2006
Organizzatori ed autori: Vltava Muk, Gaetano Benčić
Luogo: Torre, Comunità degli Italiani
Lo scopo della mostra è mettere in luce alcuni aspetti del passato attraverso i ricordi del torresano Angelo Palma, nato nel 1916, le cui attività di artigiano e di musicista influenzarono gli eventi della vita pubblica locale per molti decenni. Palma era un famoso fabbro, l'ultimo di una lunga serie di artigiani tradizionali che hanno lavorato a Torre. La mostra comprende manufatti e produzioni provenienti dalla sua bottega e gli oggetti legati alle sue attività musicali con la banda di ottoni di Tar.
10 – RESTAURI ED ACQUISIZIONI DEL MUSEO DEL TERRITORIO PARENTINO (2002-2004)
Periodo: 17/05/2005 – 30/09/2005
Organizzatori e autori: Vilma Bartolić, Vladimir Kovačić, Vltava Muk, Davor Munda
Luogo: Museo del Territorio Parentino, Galleria Sincic
La mostra presenta parte degli oggetti delle collezioni museali che sono stati restaurati tra il 2002 e il 2004, così come gli elementi che sono stati acquistati, donati o raccolti durante le indagini sul campo in quel periodo.
Con questa mostra, il Museo vuole rendere pubbliche le attività svolte fino ad oggi: in questo arco di tempo l’istituzione ha aumentato considerevolmente il numero di oggetti delle collezioni grazie anche al processo di restauro effettuato, necessario per rendere possibile l’esposizione al pubblico anche nella futura prospettiva di allestimento della mostra permanente nel palazzo ristrutturato.
11 – RENATO ZUPRIĆ – L’ULTIMO CONDUCENTE DI CARRI DI TORRE
Periodo: 04/12/2003 – 02/02/2004
Autrice: Vltava Muk
Luogo: Vecchio Mulino, Castelliere
La mostra era stata già allestita presso la Comunità degli Italiani di Torre tra il 10/11/2003 e il 04/12/2003 e la Galleria Mavrus di Parenzo tra lo 07/08/2003 e il 10/11/2003.
12 – ATTIVITÀ DI RICERCA E CONSERVAZIONE ARCHEOLOGICA DELLA ZONA A SUD OVEST DEL VIGNETO DI BAČVA (MONDELLEBOTTE)
Periodo: 23/07/2004 – 25/07/2004
Autore: Vladimir Kovačić
Luogo: Višnjan (Visignano), Sala del Comune
13 – PARENZO E IL MUSEO CIVICO DI ARTE E STORIA: LA SECONDA FASE DI SVILUPPO DELL’ISTITUZIONE MUSEALE PARENTINA (1926 – 1945)
Periodo: 18/05/2004 – 31/12/2004
Autrice: Elena Uljančić-Vekić
Luogo: Galleria Sincic, Parenzo
La mostra è stata organizzata in occasione della celebrazione del 120° anniversario della fondazione del Museo di Parenzo, il primo di tutta l’Istria. Essa racconta la costituzione, il funzionamento e lo sviluppo del museo tra il 1926 e il 1945, quando era chiamato Museo Civico d'Arte e Storia. La mostra utilizza documenti provenienti da più archivi, testimonianze dalle collezioni di manoscritti, atti e pubblicazioni del Museo di Parenzo e oggetti del patrimonio della famiglia di Ranieri Mario Cossàr, allora direttore del museo. Grazie a queste fonti è stata messa in luce una grande ricchezza di dati sull'istituzione e sul suo funzionamento: le mostre, l’inventario, i costi attribuiti agli oggetti del museo, i ritrovamenti e le ricerche.
14- LE DECISIONI CITTADINE: MANIFESTI E AVVISI DEL PASSATO DI PARENZO
Periodo: 24/04/2003-25/07/2003
Organizzatori e autori: Elena Uljančić-Vekić, Tajana Ujčić
Luogo: Galleria Sincic, Parenzo
L’esposizione, che raccoglie antichi manifesti e avvisi esposti sul lungomare per la cittadinanza parentina tra il 1784 e il 1941, è stata realizzata basandosi su materiali numerosi ed eterogenei. Gli oggetti si presentano come una quinta dinamica che mira a creare un percorso tematico e cronologico di fruizione da parte del visitatore. Tutto il materiale, classificato in otto diversi argomenti (ambito culturale, provvedimenti della Polizia, eventi politici, commerciali, sportivi, amministrativi, militari nonché attività di intrattenimento sociale) è stato reperito nell’Archivio di Stato di Pisino, istituito nel Distretto Imperiale di Parenzo dagli Asburgo (1868-1918) e da altre collezioni private di manifesti stampati tra il 1728 ed il 1943.
Grazie al materiale d’archivio è stato possibile ricostruire con grande accuratezza gli eventi sociali, economici, politici e culturali che hanno segnato la storia di Parenzo tra il XVIII e il XX secolo.
15- CINQUECENTINE: LA BIBLIOTECA MEMORIALE DEL MUSEO DEL TERRITORIO PARENTINO
Periodo: 20/11/2003 – 31/12/2003
Autrice: Elena Uljančić-Vekić
Luogo: Sala del Parlamento Istriano, Parenzo
La mostra ha visto l’esposizione di 46 antichi libri della Biblioteca Memoriale di Parenzo. I tomi, risalenti quasi tutti al XVI secolo, sono rare edizioni prodotte da alcuni noti editori europei. Per quanto poco si sia conservato di queste pubblicazioni dal punto di vista quantitativo, i libri esposti (anche quelli di più modesta editoria) rimangono manufatti preziosi e ben conosciuti nei circoli dei collezionisti.
I titoli in mostra riflettono perfettamente gli ambiti d’interesse e i gusti letterali dell’epoca ai quali appartengono. Sono libri scritti in latino, greco, italiano e trattano di teologia, geografia, grammatica, retorica, poesia, storia, legge, filosofia morale nonché studi di autori classici greci e latini.
16- LE RICOGNIZIONI ARCHEOLOGICHE SUBACQUEE AD ORSERA
17- ALLE RADICI DELL’EURO
18- DALL’OLIVO ALL’ANFORA